06 Venkatesa 21-23 giugno

Venkatesa Daily Readings,  21 giugno

La filosofia yoga sembra suggerire l’opposto della negazione del mondo; ci dice non che la vita è un’ombra ma che l’ego è un’ombra, non che il mondo è irreale ma che il non riconoscimento del mondo lo è. Questo registratore è un registratore: nessuno può dire che è inesistente. Non posso dichiarare che il muro qui è un’illusione e attraversarlo camminando.
Lo yogi non è sognatore visionario; quello che la filosofia yoga richiede è: “Guarda dentro, vedi, osserva il tuo ego”. Perché dovresti abolirlo? Cosa dovresti abolire? La cosa da eliminare dev’essere reale; non posso distruggere un’entità non esistente. Non posso combattere contro un’ombra.
Perciò la filosofia yoga, la pratica dello yoga m’insegna semplicemente come guardare a questo “me”.

L’io è lo strumento con il quale misuriamo tutto il resto. Se la bilancia non è ben tarata, ci darà solo letture sbagliate!

Conosci te stesso!


 22 giugno



Quella che voi chiamate l'entità che vede non è altro che l'azione o l'evento di vedere.

Tutte le nostre pratiche di yoga dovrebbero avere lo scopo di portarci a questa realizzazione che vedere non è l'azione di un "io" ma qualcosa che avviene. Chi solleva le gambe sono i muscoli addominali non l"io"; quest'io combina solo dei guai. La maggior parte di quelli che provano delle posture difficili sanno che l'io con le sue proiezioni, è solo un fastidio, un ostacolo: quando la proiezione della propria immagine si fa avanti, uno diventa nervoso, agitato e ansioso, si vuole eccellere sull'altro e ci si mette nei guai.
L'alternativa è lasciare che l'energia e l'intelligenza in ogni parte del corpo facciano quello che vogliono; allora la postura è perfetta: è il meglio che puoi fare al momento.

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Non c'è niente che sia davvero un fallimento: si fallisce  solo nel non fare, non nel raggiungere. Il successo c'è sempre: finché uno fa qualsiasi cosa, il successo segue. Succedere è "venire dopo": il risultato segue l'azione precedente.
E' quando non cominciamo neanche, quando non si fa niente, che c'è fallimento. E' proprio la paura di quello che è chiamato fallire che fa pensare che l'ambizione sia necessaria, che senza la spinta o la pressione del successo, saremmo tutti dei babbei.



23 giugno

Ci è stato insegnato che abbiamo acquisito una grande quantità di conoscenza senza la quale la nostra vita sarebbe insopportabile: io ho dei dubbi su questo.
Guardando i risultati delle ricerche dei più umanitari degli scienziati, i ricercatori medici (senza considerare quelli che creano inquinamento - ingegneri, progettisti e produttori di automobili), sono occupati proprio in questo momento a studiare una singola cellula al microscopio: vogliono sapere come si moltiplica, cos'è un virus, quale sia la causa del cancro e come una cellula viene attaccata e reagisce all'invasione. Vogliono sapere cosa siano i geni, come l'ereditarietà viene trasmessa, come funziona il cervello e molto altro ancora.
La scienza medica sta ancora investigando sulla natura dell'intelligenza di cui voi siete pieni: non ne creerà di più. La semplice azione di sollevare un braccio, che voi ed io facciamo senza sforzo, senza pensarci è studiata da molti grandi scienziati; vogliono conoscere con esattezza cosa fa piegare il braccio e ottengono Premi Nobel per queste ricerche.
Il braccio continua semplicemente a piegarsi, la vita continua a fluire, la vita è, nella sua totalità. Quello è Yoga.